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15 Settembre 2018

Disegnare un sogno

TRATTI CHE LASCIANO IL SEGNO a cura di Andrea Biban

di Paolo Cossi

Mi chiamo Paolo Cossi e sono un fumettista. Ho sempre voluto fare il fumettista. Fin da piccolo avevo giurato che avrei messo tutte le mie energie per diventarlo e oggi sono contento di questo adulto che è riuscito a mantenere la promessa al suo “io” bambino.
La mia passione per la nona arte è cominciata dall’infanzia, quando, costretto a letto a causa della mia salute, mi leggevo e rileggevo gli albi di Asterix, topolino e storie di Jacovitti, che mio padre mi passava. Il fatto che poi a casa non avevamo la televisione, incentivava di molto l’amore per la lettura. Quel mondo fantastico, surreale, magico che si snodava tra vignette e balloon, muoveva in me qualcosa di forte e di vitale.
Goethe diceva che se nella vita vuoi veramente fare qualcosa devi incominciarla perché poi il genio, il potere e la magia arriveranno per aiutarti… e così ho fatto io: fin dalle scuole elementari realizzavo albi a fumetti che poi regalavo ai miei compagni di classe. Al liceo, con due amici, realizzai la mia prima rivista autoprodotta: “Pupak”.
Fu però l’incontro con Mauro Corona che trasformò la mia passione in un lavoro vero e proprio. Il primo libro “Corona, l’uomo del bosco di Erto” (Ed. Biblioteca dell’immagine) che realizzai su Corona fu un successo e in poco tempo mi trovai gettato nel mondo dell’editoria, delle presentazioni e dei festival. Avevo appena vent’anni e il mio sogno cominciava a diventare realtà. Devo molto a Mauro che mi ha aiutato a realizzare il mio sogno e contemporaneamente mi ha fatto vivere la montagna in maniera diversa e spontanea.
Successivamente lavorai ad altri libri ma il secondo successo fu il fumetto “Medz Yeghern, il grande male” (Ed. Hazard) una graphic novel che trattava la storia del genocidio armeno. Il libro venne pubblicato in otto lingue e io venni chiamato a Bruxelles dove il parlamento della comunità Francese, mi diede il premio Condorcet Aron per la Democrazia.
Seguirono molti altri lavori, come per esempio un libro su Tina Modotti, uno sul tema del pacifismo durante la prima guerra mondiale e ancora volumi che raccontavano il terremoto del Friuli, o gli anni di piombo. Un grosso impegno però fu la realizzazione di un fumetto sulla vita del grande maestro veneziano Hugo Pratt, autore di Corto Maltese. L’opera, suddivisa in tre volumi, mi impegnò quattro anni di lavoro, ma per me fu una vera e propria avventura sui passi di quello che ritenevo e ritengo ancora oggi, uno dei più grandi fumettisti che abbiamo avuto al mondo.
La mia ultima fatica è stata un volume dal titolo “Cloe, la fata verde”, un libro tutto dedicato alla fata dell’Assenzio, la famosa bevanda dei poeti maledetti. Il volume, ambientato a Parigi nei primi del ’90, è un fumetto molto particolare che serve a far riflettere sulle dinamiche umane, sull’amore, sulla paura, sull’invidia… sulla vita.

Spettacoli

Da diversi anni, insieme alla cantautrice Erica Boschiero, mi impegno nella realizzazione di spettacoli e performance dal vivo: concerti dove alle musiche di Erica si uniscono i miei disegni che vengono realizzati dal vivo, direttamente in acquerello e proiettati su un grande schermo. L’ultimo spettacolo che stiamo proponendo e che conta ormai più di cinquanta repliche in un anno e mezzo, è “…e tornerem a baita”, interamente dedicato alle Dolomiti, alle sue storie e alle sue leggende. Ad arricchire la performance, il suono della fisarmonica suonata dal maestro Sergio Marchesini.
L’archivio

Un fumettista, si sa, negli anni accumula una quantità di libri, saggi e fumetti che mettono a dura prova le librerie di casa. Io, nel guardare gli scaffali di casa mia, pensavo che era veramente un peccato possedere tutto quel materiale e non avere nessuno con cui condividerlo. Fu così che, insieme ad alcuni amici, esperti del settore, fondai il primo centro di documentazione del Friuli Venezia Giulia dedicato ai comics: l'Archivio del Fumetto d'Alta Quota “PAOLO COSSI”.
La sede si trova all'interno della splendida cornice del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e più precisamente nel comune di Andreis, incantevole paese che ha dato i natali al poeta Federico Tavan. Ed è proprio da una poesia di Tavan che prende nome l'Associazione Màcheri, gruppo che coordina e gestisce gli eventi dell'archivio.
Questa biblioteca custodisce una collezione di oltre 6.000 volumi di grande qualità, pregio e rarità (cartonati, edizioni limitate, edizioni in lingua straniera, sezione specifica per bambini, saggistica, tesi di laurea, riviste tematiche storiche, sezione dedicata agli autori friulani, fumetto in dialetto locale, etc..) ed è costituita da due gruppi di materiale: la mia raccolta privata e quella - in costante aumento - dell’Associazione Màcheri, che comprende donazioni di Autori, case editrici e privati che hanno voluto mettere a disposizione della collettività il loro tesoro di nuvolette e carta.
Parallelamente a questa attività stabile e continuativa, improntata ad una valorizzazione delle tematiche correlate al media “fumetto”, l'Associazione propone un folto e nutrito carnet di iniziative: incontri con l'Autore, mostre, corsi di fumetto e laboratori.
Questo sogno è riuscito a diventare realtà grazie al prezioso aiuto dell'amministrazione comunale di Andreis che ha creduto nel progetto, al Parco Naturale delle Dolomiti Friulane che ha offerto gli spazi e alla popolazione locale che ci ha accolti benevolmente.
L'interessamento e la partecipazione attiva da parte della Regione FVG, dell'UTI e della Fondazione Friuli hanno permesso che, nel corso dei due anni di attività, l'Archivio potesse ospitare Autori di grande spessore, tra i quali Giulio De Vita, Luca Salvagno, Paolo Castaldi, SILVER e allestire preziose mostre come quelle dedicate a Osamu Tezuka, Lupo Alberto, Coccobill, Tex ed esposizioni di satira internazionale.
L'Archivio offre inoltre progetti improntati a una valorizzazione della socialità e dell'implementazione turistica, affiancandosi (senza sostituirsi ad esse) alle realtà già presenti e consolidate nel territorio.
Numerosi laboratori sono stati realizzati sia per i ragazzi delle zone limitrofe, sia in altre Regioni.
L'Associazione Màcheri, inoltre, edita volumi e cataloghi per valorizzare e storicizzare le iniziative svolte.
La scelta e sfida di far incontrare il fumetto e la montagna - con la convinzione che la particolarità del contesto, la sua storia, l’ambiente naturale e le persone che lo vivono sia un’incubatrice di uno stile di vita diverso da quello proposto in altri ambiti - è stata pertanto fruttuosa.
La complessità di ritmi e narrazioni alla base dell'Arte del Fumetto si è altresì rivelata alla portata di persone di qualsiasi età e formazione.
Fumetto significa Cultura, Arte, Socialità, Aggregazione e Promozione Territoriale: questo è il messaggio che Màcheri vuole veicolare alle Comunità che con grande cuore hanno saputo e voluto accoglierla.
Per me quindi fare fumetti non è solamente prendere un foglio e disegnare delle storie, ma è creare emozioni, relazioni, eventi, laboratori e spettacoli. Per me il fumetto non è quello che si legge sulla carta ma quello che sta dietro la carta, tutti quei sogni, quegli immaginari, quelle magie che vengono traghettati tra il mondo dell’immaginazione e cuore dell’uomo.

Per info:
fb: Paolo Cossi
fb: Màcheri
fb: Archivio del fumetto d’alta quota Paolo Cossi
www.macheri.it

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